Bando Emilia Romagna
1° PREMIO
Avere otto anni durante la linea gotica (Narrare il passato per ricordarsi in futuro).
Durante la seconda guerra mondiale Rimini e i suoi dintorni furono pressoché rasi al suolo dai bombardamenti.
La guerra ha attraversato e percosso la città e i suoi abitanti, lasciando impresse nella memoria di chi allora era solo un bambino, immagini indelebili e raccapriccianti come i cadaveri nei fossati, le bombe, i feriti, le fughe, il suono delle sirene che annunciavano i bombardamenti.
Oltre all’orrore restano incisi negli animi e nei ricordi rari momenti di gentilezze, come la cioccolata offerta dai soldati americani ai bambini, lingue e volti provenienti da paesi sconosciuti, giochi, pochi e rustici, ma che comunque si facevano, e la solidarietà dei contadini nell’aiutarsi e nell’aiutare chi ancor più bisognoso e in pericolo, combatteva e si nascondeva per sfuggire a morte certa.
Quello della guerra è un universo completo e complesso che continua a generare immagini ed emozioni e che a distanza di oltre sessant’anni vediamo riprodursi in altri contesti geografici e culturali: cambiano apparentemente le ragioni, ma la modalità nel concepire la paura e l’orrore resta la stessa. Perché la guerra che adesso è degli altri, è stata fino a poco tempo fa la nostra guerra, e le radici di questa storia prossima e recente non devono disperdersi nei meandri della confusione generati da una modernità veloce e a volte incomprensibile.
Il progetto che l’associazione Misticanza (www.misticanzarimini.it) sta portando avanti con i ragazzi delle scuole primarie ha come obiettivo la raccolta e l’elaborazione delle testimonianze dirette di chi la guerra l’ha vissuta in prima persona, e la pratica dell’ascolto attivo e della partecipazione da parte dei bambini.